Nando, buon viaggio!
Sul mio blog ti ho messo un suggerimento, che ti giro anche qui tra i commenti: mi piacerebbe trovare nel tuo sito non solo le immagini e le foto, ma anche il tuo “diario di viaggio” scritto. Potrebbe diventare, nel suo piccolo, uno strumento di conoscenza di ciò che si muove in quel travagliato angolo di Europa: e ci aiuterebbe a capire cosa succede, visto che la stampa “ufficiale” poco dice, e poco fa capire.
Un grande abbraccio
sergio bontempelli, pisa
Grazie Sergio! Come vedi ho cercato di seguire il tuo consiglio. Purtroppo scrivere richiede tempo e poi c’e’ la questione della lingua (inglese o italiano?)
Per il momento sto prendendo appunti a penna nei bar fumosi di Pristina, spero di aver il tempo di metterli in ordine. Un abbraccio, N
Propenderei per l’italiano. Altrimenti mi tocca tradurli e pubblicarli sul mio blog in modo che li possano leggere tutti. Il che e’ una fatica immane perche’, come dice Benigni in “Non ci resta che piangere”, noi non parliamo bene le lingue estere…
Nando, buon viaggio!
Sul mio blog ti ho messo un suggerimento, che ti giro anche qui tra i commenti: mi piacerebbe trovare nel tuo sito non solo le immagini e le foto, ma anche il tuo “diario di viaggio” scritto. Potrebbe diventare, nel suo piccolo, uno strumento di conoscenza di ciò che si muove in quel travagliato angolo di Europa: e ci aiuterebbe a capire cosa succede, visto che la stampa “ufficiale” poco dice, e poco fa capire.
Un grande abbraccio
sergio bontempelli, pisa
Grazie Sergio! Come vedi ho cercato di seguire il tuo consiglio. Purtroppo scrivere richiede tempo e poi c’e’ la questione della lingua (inglese o italiano?)
Per il momento sto prendendo appunti a penna nei bar fumosi di Pristina, spero di aver il tempo di metterli in ordine. Un abbraccio, N
Propenderei per l’italiano. Altrimenti mi tocca tradurli e pubblicarli sul mio blog in modo che li possano leggere tutti. Il che e’ una fatica immane perche’, come dice Benigni in “Non ci resta che piangere”, noi non parliamo bene le lingue estere…
Un abbraccio, sergio